Tarlo on Tour – Firenze 20 aprile – i video

Più che un tarlo, fossi un animale sarei sicuramente un bradipo.

È pronto il video della serata in Cité dove ho presentato, insieme a Paolo Grassi, il tarlo ippopotamo e le sue illustrazioni. In realtà i video sono tre.
Abbiam pensato fosse cosa buona e giusta dividere il malloppo in tre parti.
Nella prima racconto cos’è “Il tarlo ippopotamo altri racconti a miccia corta” e cosa c’è dentro. Nella seconda Paolo legge alcune pagine. Nella terza e ultima facciamo quattro chiacchiere su autoproduzione, editoria ed editoria a pagamento.

Rivedermi è stato un po’ uno shock, che ve lo dico a fare. La serata è andata benissimo, la Citè è un gran bel posto. Poter mettere in mostra gli originali delle illustrazioni, far vedere a tutti quanto sono belle, raccontare quello che ha significato e significa essere arrivati in fondo al progetto è stato emozionante, gratificante ma soprattutto divertente.

Ci tenevo a fare il punto sulla differenza che c’è tra autoproduzione ed editoria a pagamento, ci tenevo a schiarire un po’ le acque forse troppo torbide sull’argomento. Spero di esserci riuscita nel breve spazio di una presentazione e con la voglia di un negroni in agguato per tutto quanto il tempo. Ché io scrivo, mica parlo. In pubblico poi.

Volevo di nuovo ringraziare tutti. Sì, di nuovo. Claudia Canavesi, Margherita G. Izm, Mirko Olivieri, Edi Sanna per le illustrazioni. Senza i loro colori  il Tarlo non sarebbe il Tarlo. E Paolo, che averlo lì seduto accanto a me ha fatto la differenza. Gianfranco, ché la copertina del Tarlo fa spettacolo anche da sola. Tutti quelli che sono venuti a sentirmi blaterare. Sara e tutta la Libreria Caffè La Cité. Ma anche quelli che non sono venuti ma mi hanno mandato cuori virtuali poco prima che si accendesse il microfono.

E l’innominabile innominata donna che ha fatto riprese e montaggio.

Stay tuned, che il Tarlo on Tour non si ferma qui.

Buona visione.

Olè.

parte 1 – “Il tarlo ippopotamo e altri racconti a miccia corta”

 

 

parte 2 – il reading

 

 

parte 3 – due chiacchiere su autoproduzione ed editoria